NUOVI MOVIMENTI
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NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI - PRIMA INFORMAZIONE
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“LA FINE DEL MONDO” ED I TESTIMONI DI GEOVA

C’è un’idea centrale che domina e sostiene l’organizzazione dei Testimoni di Geova: la fine prossima del mondo, più volte determinata nella data e nei particolari, comunque ritenuta imminente. Il Cristo, secondo i Testimoni di Geova, ritornerà per iniziare un millennio di vita terrestre paradisiaca con i giusti; dovranno essere a tale venuta ancora in vita alcuni che nel 1914 avevano l’uso della ragione.
  • Storia del movimento
    All’inizio, quando Charles Taze Russell (1852-1916), in un momento di crisi religiosa, si accostò agli Avventisti, chiamò i suoi primi seguaci “studenti biblici”. Non voleva fondare una nuova religione, ma un movimento proselitista, con la tecnica del “porta a porta”.
    Russell fu un organizzatore formidabile. I suoi volumetti furono diffusi in milioni di copie. Pubblicò 50 mila pagine e vendette 20 milioni dei suoi scritti. Ebbe controversie giudiziarie e soprattutto soffrì per il divorzio della moglie Maria Frances Ackley, che era diventata parte attiva della società da lui fondata della Torre di Guardia.
    Nel 1916, alla sua morte, successe Joseph Franklin Rutherford (1869-1942), avvocato, di carattere aggressivo ed autoritario, che estromise chi non la pensava come lui nella società, dopo essersi fatto nominare presidente. Con lui il movimento prese la forma “teocratica” ed assunse il nome di Congregazione dei “Testimoni di Geova” (1931). Un rigido controllo fu esteso a tutte le congregazioni e l’autorità di Rutherford si impose sopra tutti, sia nelle interpretazioni dottrinali sia nell’organizzazione. Quando morì gli adepti erano 135 mila, mentre alla morte di Russell erano appena 20 mila.
    Successe nel 1942 Nathan Homer Knorr (1905-1977) pure autoritario ma di buone maniere, al quale va riconosciuta l’espansione del movimento nel mondo. Si preoccupò del modo gentile con il quale i “Testimoni di Geova” passavano di porta in porta ed offrì loro la “Traduzione del nuovo mondo delle scritture” (1950; 1961), con la quale si risolvevano i problemi dottrinali del movimento. Attenuò anche il dirigismo precedente, valorizzando il Consiglio degli Anziani in ogni Congregazione e coinvolgendo a livello centrale il cosiddetto “Corpo direttivo”. Quando morì gli adepti erano sparsi in tutto il mondo ed ammontavano a 2.250.000.
    A Knorr successe il vecchio Fred W. Franz (1893-1993), colui che aveva guidato la traduzione della Bibbia. I Testimoni di Geova nel mondo continuarono a diffondersi così da arrivare ai 4.472.787 del 1992, dei quali 194.013 in Italia e 11.600 nel Veneto (provincia di Vicenza 2.497). Un contrasto al vertice si verificò nel 1980 con l’uscita di alcuni riformatori, fra i quali il nipote del presidente Raymond Franz. Attualmente il presidente è Hilton G. Henschel (dal febbraio 1993).


  • La data del 1914
    Il movimento non ha culti o feste particolari, avendo come compito essenziale il proselitismo: “se questo mondo sta per finire, l’unica cosa urgente è salvare quante più persone possibile dal disastro finale” (M. Introvigne).
    Le speculazioni relative alla fine del mondo, nonostante i fallimenti, sono continuate nel tempo. Quando la data falliva o si ammetteva lo sbaglio o si riconosceva l’errore di partenza degli anni o si affermava che l’avvenimento era di tipo spirituale o invisibile.
    Fra tutte le date presentate, è fondamentale quella del 1914, presentata da Russell come il compimento del “tempo dei gentili”, cioè il tempo in cui Satana è stato lasciato libero di operare il male. Questo tempo sarebbe contrassegnato dagli imperi, espressione di Satana, che si contrapposero a Cristo, dall’Impero da Nabucodonosor che trionfò su Gerusalemme (per loro nel 607 a.C., mentre per gli studiosi nel 586 a.C.) all’attuale ONU. I Testimoni di Geova sono gli unici fedeli nell’apostasia generale ed entreranno nel millennio di Cristo (se morti prima, saranno fatti risorgere).
    Il calcolo del 1914 deriva dalla elaborazione del 4° capitolo di Daniele, dove si parla dei “sette tempi”, interpretati dai Testimoni di Geova come sette periodi di 360 anni ciascuno, così da arrivare complessivamente a 2520 anni e quindi al 1914 se si parte dal 607 a.C..
    Il non verificarsi della profetata fine del mondo trovò aggiornamenti successivi nelle date del 1925 (Rutherford parlò dei “Giubilei”) e del 1975 (Knorr vide il concludersi del “sesto millennio dalla creazione” e quindi l’inizio del settimo, con riferimento ai giorni della creazione interpretati come mille anni ciascuno).
    In ogni caso già nel 1914 Cristo è ritornato e nel 1918 ha portato in cielo la parte dei santi già morti (cioè dei 144.000 indicati dell’Apocalisse). E’ iniziata così la battaglia finale di Armagedon (Ap. 16,16).
    Lo scontro finale fra Gesù e Satana avverrà simbolicamente ad Armagedon, quando tutte le nazioni si raduneranno per combattere i Testimoni di Geova, i quali, senza prendere le armi, risulteranno vittoriosi ad opera di Cristo. Dopo questa battaglia occorreranno sette mesi per liberare la terra dai cadaveri. Inizierà però il millennio di Cristo senza carestie morte e sofferenze, nel quale i Testimoni di Geova potranno vivere nella pace in vista del giudizio finale. I malvagi invece saranno annientati ed i 144.000 giusti godranno in cielo per sempre la pace di Dio.


  • Fede e morale
    I Testimoni di Geova si definiscono “Congregazione cristiana”, mentre la recente nota della CEI sulle sétte dice che non appartengono alla comunione cristiana perché la loro fede è difforme da quanto credono i cristiani.
    Cerchiamo perciò di analizzare il loro credo ed il loro modo di vivere per vedere quali legami hanno con i cristiani.
    • Gesù non è Dio. Per loro Dio è un essere corporeo, che vive in un luogo particolare dell’universo (le Pleiadi), il cui nome è “Geova”. Il nome risulta dal cambio delle vocali di Jahweh, essendo queste storicamente non sicure, dato che gli ebrei anticamente non le scrivevano. Si esprimono in forma materiale e vogliono escludere i misteri.
      Gesù non è Dio;è la prima creatura, rimasta in cielo per molti anni come arcangelo Michele, trasferitosi ad un certo punto della storia nel seno di Maria per nascere come uomo perfetto; divenne allora l’inviato di Geova per proclamare il Regno di Dio e per richiamare gli uomini al bene. Morì su un palo di tortura (la croce è pagana) e risuscitò dopo tre giorni. Lo Spirito Santo è solo la forza di Dio che raggiunge ogni cosa. La Trinità quindi non è accettata.
    • Concezione dell’uomo. Dopo essersi consultato con il Figlio, Geova nell’autunno del 4.026 a.C. creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, con un corpo animato da una forza vitale. Il peccato originale è commesso da un figlio spirituale di Geova, che vuole governare come Geova, illudendosi di divenire immortale (“non morirete”). Dio poteva distruggere gli uomini. Preferì invece la continuità della contesa nel mondo, dimostrando con i fatti chi aveva ragione. Adamo ed Eva furono cacciati e dopo 930 anni (Gn. 5,5) morirono senza speranza di resurrezione. Dopo la venuta di Gesù i discepoli formarono la prima congregazione e divennero il modello della società Torre di Guardia. Poiché non tutti potevano regnare perfetti a causa del peccato, il proposito di Dio fu modificato con la scelta dei 144.000 privilegiati, nazione santa, congregazione di Dio, unti. La gran folla dell’Apocalisse, a cui dicono di appartenere i Testimoni di Geova, è rappresentata invece dalle pecore che abiteranno una terra trasformata. Purtroppo, dopo la morte degli apostoli, la via giusta fu oscurata. Dal 100 d.C. in poi non si è più avuta la vera religione e dottrina, a causa delle compromissioni politiche che portarono il culto pagano nella Chiesa cattolica. Ci furono uomini generosi, come gli eretici, ma venne meno la tradizione vivente.
    • Separazione dal mondo. La morale geovista è fissata dal “Corpo direttivo” della Torre di Guardia. Il mondo è considerato l’organizzazione di Satana. Non si deve far parte di partiti, sindacati; non si deve arricchire; si deve rifiutare il servizio militare, l’inno nazionale e il saluto alla bandiera (culto idolatrico). I governi sono riconosciuti se non contestano Geova (si pagano le tasse e si usufruiscono i servizi). I Testimoni di Geova rifiutano l’insegnamento scolastico della scuola essendo questo dovere dei genitori. A scuola non accettano il ruolo di capoclasse, non imparano poesie natalizie o pasquali, né partecipano a recite. Rifiutano le feste del compleanno o di avvenimenti umani perché di origine pagana e idolatrica. Non fumano, essendo questo equiparato alle droghe e bevono in dosi moderate. Sono contrari alla televisione, ai balli, a certa musica e a certi sport violenti. Fra loro ci sono rapporti fraterni. Se uno però esce, diviene un nemico da non salutare, anche se parente. Tutti sono responsabili della purezza dell’organizzazione ed hanno l’obbligo della denuncia di chi non si comporta correttamente. Si oppongono alle trasfusioni di sangue perché negli Atti si dice di “astenersi dal sangue” (At. 15,39). Qualcuno ritiene addirittura la trasfusione una forma di antropofagia.
    • Organizzazione e culto. La società Torre di Guardia per un fedele è tutto. Essa organizza la vita, definisce la fede, salva i credenti in un mondo dominato da Satana. Ci sono cinque riunioni alla settimana: ogni testimone deve recarsi alla Sala del Regno almeno due volte alla settimana per lo studio biblico e per l’adunanza pubblica. Per prestare servizio di evangelizzazione c’è una riunione apposita e lo studio del libro di congregazione. Infine per gli insegnanti c’è la “Scuola di ministero teocratico”. I Testimoni di Geova non hanno ministero, né sacramenti. Il loro battessimo è un segno pubblico di conversione. La cena è ricordo del gesto di amicizia di Gesù (di essa si cibano solo i 144.000). Il proselitismo di porta in porta è il cardine dell’attività. Il “servizio di campo”, cioè la visita delle famiglie, dev’essere fatto secondo il manuale “Qualificati per essere ministri”. Esso parla dell’aspetto personale, dell’abbigliamento, del modo di bussare. Quando si porta uno alla Sala del Regno ci sono atti di simpatia, sorrisi. Poi viene assimilato e non può più diffidare di quanto gli viene insegnato (Dio padre e l’organizzazione madre). È invitato quindi a rompere con il passato (togliere dal collo la crocetta, gettar via i crocefissi di casa, infrangere la statuetta della Madonna, chiedere di essere cancellato dal registro del battesimo). Se esprime dubbi viene sorvegliato e se vuole dissociarsi viene trattato come impossessato da Satana.


  • Osservazioni conclusive
    Sono ammirevoli nel coraggio della fede e zelanti nella predicazione. Con loro però è impossibile intavolare un dialogo.
    Il modo di procedere è fondamentalista: non fanno distinzione fra Antico e Nuovo Testamento, né si curano dei “generi letterari” cioè della ricerca dell’interpretazione. Circa i “numeri” hanno assunto il genere letterario del giudaismo apocalittico, senza ritenere simbolico il linguaggio. C’è poi una visione del mondo contrapposta al modo di pensare abituale, vedendo in esso il dominio di Satana.
    Per molti cristiani essi rappresentano un vecchio modo di credere, perché insistono sul controllo di Dio, sulla sicurezza dei risultati (ex opere operato), sulla solidarietà fraterna ed offrono punti sicuri di orientamento.
(G. Dal Ferro)